Nello spazio con le storie di Bowie
A Berlino nel 2007 lo street artist Victor Ash realizzò questo murales di 22×14 metri grazie a Urban Spree Galerie.
Astronaut Cosmonaut, il nome dell’opera, parla di spazio come abbiamo intenzione di fare nella terza edizione del Festival: contaminando le narrazioni per moltiplicare i punti di vista e i significati. Proprio come dovrebbe fare ogni storia.
Un elemento in più: lo spazio astronomico si contamina con lo spazio urbano, partendo dall’analisi delle canzoni di David Bowie, una ‘Space Oddity‘ del 1969 – uscita pochi giorni prima dell’allunaggio’ – l’altra ‘Ashes to Ashes‘ che invece è del 1981.
Victor Ash le collega: «Sono stato ispirato dalla canzone di David Bowie ‘Space Oddity‘ del 1969 in cui ci racconta la storia di un’astronauta che si perde nello spazio e più tardi dalla canzone ‘Ashes to ashes‘ del 1981 in cui Bowie ci racconta che l’uomo nello spazio era in realtà un tossico che stava facendo il suo viaggio».